Il salernitano Andrea Vitolo, allenato da Erberto Sibilia (Circolo Canottieri Irno / Lega Navale di Salerno) ha conquistato l’argento al Campionato Italiano di vela ILCA4 U18

Ho avuto diverse occasioni di vedere Andrea Vitolo navigare. E proprio come quando osservi i fuoriclasse, che anche le cose più difficili le fanno sembrare facili, Andrea ha un modo di condurre la barca che rende tutto naturale, puro, simbiotico. Andrea è uno di quegli atleti fuori dagli schemi. Ma forse non lo considererei nemmeno un atleta nel senso stretto della parola perché Andrea è qualcosa di diverso: incarna la gioia di navigare, l’istinto, la naturalezza e la purezza nel dedicarsi a un’attività per il solo piacere che la stessa procura. Molti definiscono questa caratteristica talento, altri attitudine. Ma una cosa è certa: si tratta di un dono divino riservato a pochi eletti e che Andrea ha l’equilibrio di rispettare senza cedere alle lusinghe della superbia e della boria. Sin da quando era bambino, e con l’optimist vinceva in ogni dove, lo ha sempre fatto con estrema disinvoltura, quasi con distacco, senza mai ostentare i suoi numerosi trofei.
In un mondo dove si è diffusa a dismisura quella malsana esasperazione sportiva che sta privando intere generazioni di bambini delle gioie e dei valori più basilari, Andrea è il vero esempio di come la pratica dello sport in giovanissima età non debba tralasciare la spensieratezza e gratificare anzitutto lo spirito.
Dopo essersi meritato la partecipazione al mondiale, Andrea quest’anno ha chiuso gli impegni agonistici classificandosi al secondo posto del campionato italiano.
Da appassionato di sport voglio dire ad Andrea semplicemente grazie.

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