Primo Sguardo:
Inutile commentare la bellezza della vela perchè le immagini “parlano” da sole. Per quando riguarda, invece, le soluzioni tecniche, anche quest’anno, come l’anno scorso, la veleria australiana, a ragion veduta, ha abbandonato la possibilità di armare la vela con 3 stecche e mezza anche perchè, l’obiettivo di duplicazione della “prestigiosa” S1pro, quest’anno ha raggiunto livelli davvero incredibili. Partendo dal peso, questa S1 2022, nella misura 4,0 ha segnato sulla bilancia 2,61 kg., peso molto vicino a quello della S1pro che fa segnare solo 190 gr. in meno, dall’alto dei suoi 2,42 kg. .
Per quanto concerne i materiali, come da tradizione di casa Severne, sono sempre studiati per ottenere il massimo rendimento senza pregiudicare il peso della vela.
Il pannello in penna denominato “seamless head panel” è stato realizzato senza cuciture esposte onde evitare l’abrasione delle stesse.
La parte centrale della vela è stata costruita con un materiale chiamato “VX2“che è un X-Ply con fibre orientate verticalmente di maggiore densità e minore spessore (2 mm.). Questo laminato riduce l’allungamento verticale di oltre il 20% mentre favorisce l’allungamento orizzontale, per conferire alla vela maggiore elasticità.
In corrispondenza della bugna una rete di filamenti di fibra di vetro è stata inserita per distribuire meglio i carichi. Sono state usate fibre più forti e più leggere in maniera da conferire omogeneità al pannello, ridurre le oscillazioni, diminuire il peso e, allo stesso tempo, aumentare la robustezza.
La parte bassa della vela è stata realizzata con un materiale basato sulla collaudata piattaforma eM3. Il nuovo eM4 è un materiale ad alto carico in quanto presenta una quantità doppia di fibra X-Ply e uno spessore del film maggiore per massimizzare la durata. Questo nuovo materiale consente di ridurre il peso mantenendo la stessa resistenza alla perforazione e allo strappo. Il bordo inferiore formato da una parte esterna morbida ed una interna molto rigida è stato costruito con la scanalatura incassata in maniera da coprire ogni cucitura, potenzialmente vulnerabile, al contatto con l’antisdrucciolo della tavola.
La carrucola per il caricabasso è stata concepita per l’utilizzo con le nuove prolunghe severne Cyclops (Severne Hardware Division extensions). Ogni vela viene fornita con un “chiavino” che consente di rimuovere il fermo della carrucola e far passare la cima agevolmente.
La carena termoformata protegge in maniera perfetta la tavola dagli urti, coprendo perfettamente la parte bassa della prolunga. Nella parte interna è stata alloggiata una tasca portacima per riporre facilmente la cima del caricabasso avanzata.
Tutte le vele wave severne sono assemblate con doppia cucitura da 25 mm. Il nastro di cucitura monocolore più ampio garantisce la massima resistenza allo strappo e agli urti
In acqua:
La S1 normale, anche come feeling, quest’anno si è ulteriormente avvicinata alla S1 pro. I pochi grammi di differenza di peso non si sentono affatto. La vela appare molto bilanciata e, rispetto allo scorso anno, anche un filo più duttile.
Mentre con la precedente era praticamente proibito non cazzare con decisione il caricabasso, quest’anno ci si può consentire un minimo di regolazione. Attenzione però a non mollarlo troppo perchè la vela, oltre a diventare poco controllabile sotto raffica, sposterà il suo baricentro in avanti tirando molto sul braccio anteriore.
La nuova S1 è certamente più potente della precedente ma con una erogazione fluida, spostata baricentricamente sulla mano posteriore. Tale caratteristica fornisce alla vela sempre un residuo di “benefica” potenza che, aprendo e chiudendo la vela, è possibile modulare. La S1 non rimane mai del tutto scarica e questo migliora notevolmente le prestazioni nel wave riding. Le fibre verticali, nella parte centrale, preposta alla massima acquisizione della potenza, fanno il loro egregio lavoro. La vela tra le mani sembra più leggera e nel contempo più morbida. Anche la capacità di assecondare le improvvise raffiche è stata decisamente migliorata. La vela ha il vantaggio di conferire alla tavola quelle caratteristiche boliniere che sono apprezzabili anche in surfata: si riesce ad entrare sulla parete dell’onda con angoli davvero molto stretti. Tutto è stato finalizzato per migliorare le performance nel wave riding. Gli amanti del genere non potranno non apprezzarla.
Paolo De Angelis
windspirit staff – Special Thanks to NICOSURF