S. Maria del Focallo

Sono già passati 17 anni dall’ultimo tour windsurfistico siciliano. Eppure sembra ieri, quando nel 2004, con mia moglie, che all’epoca non lo era ancora, girammo, in base alle previsioni del vento, sia la costa est che la costa ovest. Partimmo da Tremestieri, nello stretto di Messina, per poi scendere a Catania, Avola e Capo Passero. Poi virammo verso Puzziteddu, ovviamente affacciandoci anche a Marsala, Palermo e  Mazara del Vallo. Quest’anno, sollecitati da nostra figlia, abbiamo deciso di ritornare in questa terra meravigliosa scegliendo la parte più remota e, probabilmente quella più affascinante. Quella che, insomma, non eravamo riusciti a visitare la volta precedente.

Dopo attenti studi “meteogeograficicabalistici” ho deciso di eleggere, a nostra base, la spiaggia di Santa Maria del Focallo di Ispica che, sin da subito, mi è sembrata ottimale logisticamente, sia per le visite serali nei vari centri storici sia, secondo gli studi di cui sopra, per la possibilità di sfruttare onde e vento senza particolari spostamenti. Tirando le somme devo dire di aver azzeccato la scelta.

Il vento di ponente, rinforzato dal termico, ha soffiato quasi tutti i giorni con intensità di tutto rispetto, considerando che la mia tavola grande è un custom wave Stone di 77 litri. Nella spiaggia “sotto casa”, di Santa Maria del Focallo, ho usato sia la 5,2 con il 77 litri che, nei momenti di massimo rinforzo,  la 4,4 con la sorella minore di 70 litri, sempre, purtroppo, in condizioni side-on shore, mure a dritta.

Quando di base era prevista maggiore intensità mi sono spostato, famiglia a seguito,  su Porto Palo di Capo Passero (20 minuti di auto), giusto per trovare un’onda maggiormente sfruttabile, nonostante la direzione del vento sempre piuttosto on-shore. Li ho usato, sovente, sia la 4,0 che la 3,6.

Anche per le onde non posso lamentarmi. Nonostante la mia preventiva erronea valutazione sullo spot “sotto casa”, poco funzionale alla causa, io e mia figlia siamo riusciti a fare delle buone surf session serali, a calar del vento, sia a Porto Palo che a Marina di Ragusa. Degna di nota una inaspettata surf session a Cava D’Aliga sulla strada del ritorno da Punta Secca, luogo della famosa casa del commissario Montalbano. Se non fosse stata affollata di turisti anche li avremmo potuto fare una session di surf da onda di tutto rispetto.

Per quanto riguarda le visite turistiche abbiamo trovato pane per i nostri denti. Consiglio a tutti di visitare questa parte della Sicilia; rimarrete stupiti ed appagati sotto tutti i punti di vista. Scicli, Noto, Modica e poi Ispica, Ragusa Ibla, Agrigento e tanti altri piccoli borghi, vi apriranno il cuore e renderanno il vostro soggiorno molto appagante. Meravigliosi paesaggi ricchi di sorprese improvvise fatte di scorci mozzafiato, cibo eccellente e ospitalità senza eguali. A proposito di ospitalità devo ringraziare i componenti del Circolo Velico Kaucana per aver dato la possibilità a mia figlia di allenarsi con la loro squadra agonistica di optimist. L’allenatore Rodrigo Benvenuto ha colto l’occasione di creare una stimolante sinergia tra mia figlia e gli entusiasti optimisti Ragusani. Ovviamente, accompagnando mia figlia, non potevo non sfruttare l’occasione di uscire con il windsurf nello specchio antistante il loro attrezzatissimo circolo. Condividere lo stesso vento di mia figlia, planarle accanto, vederla manovrare in quelle condizioni tutt’altro che facili,  mi ha trasmesso sensazioni di benessere che solo un genitore può provare. Il secondo anno Italiano, dopo quasi un decennio di viaggi all’estero, mi ha fatto scoprire aspetti della vacanza estiva che non avevo mai valutato. Anche considerare il windsurf ed il surf come un completamento della vacanza e non come l’unico esclusivo fine, devo ammettere, che rende tutto più rilassante. E poi la Sicilia resta nel cuore! Ha qualcosa che lascia un segno. Un segno così forte che ti invoglia a ritornare.

Saluti

Paolo